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” La Donna …vergine, senza contaminazioni violente, possessive e ossessive come non siamo più abituate a vederla nel corso dei secoli. Come neanche noi sappiamo di essere in quanto sporcate da un sopravvivere sempre piu pesante e ingombrante, la voglio dipingere cosi, con quel velo quasi onirico e utopico, con quella pulizia e quella forza che l’ha sempre contraddistinta fin dai primi albori della terra”

_Ombretta Buongarzoni

Una mostra dedicata alla donna all’interno dello spazio galleria del CorridoMnia , Contemporary MarcheArt.  Sono 5 TRITTICI, ognuno dedicato ad un sentire, un vivere : accoglienza, forza, ironia, maternità, sacralità.   Ogni trittico ha figure ben distinte per soggetto e immagine, donna, danza e cavallo …e poi c’è un’ultima tela, colei che, in piedi con la testa rivolta all’indietro, gli occhi socchiusi, i capelli a coprire le nudità ma non certo per vergogna e tra le mani un teschio di animale come a simboleggiare il passaggio del selvaggio in noi senza dimenticarne l’identità acquisita, come un trasferimento di testimone anche se trattasi di un teschio pronto ad essere rivestito di muscoli, carne, affinchè riprenda vita ridonandoci quel lato selvaggio sopito in noi.

Vi aspettiamo Domenica 4 Febbraio dalle ore 18 , inaugurazione della mostra “Come Dea Comanda” di Ombretta Buongarzoni,  performance dell’artista Morena Oro , musiche e aperitivo. 

La mostra sarà visibile fino all’8 marzo

 

Chi è Ombretta Buongarzoni

Un po’ filosofa, un po’ artista!
Ombretta Buongarzoni sta allo scultore accademico
come uno champagne d’annèe sta all’osteria!
Ombretta Buongarzoni appartiene alla strada, lei, la polvere,
il sudore, le lacrime, la terra, una natura viva e vibrante sta a lei
e alla sua vita, un tutt’uno.
Quarantenne marchigiana, della marca maceratese,
di Urbisaglia.
Ha smarrito la strada di casa da giovanissima, da allora cerca, studia,
trasuda arte, pittura, musica e in ultimo ma è tra i primi, scultura.
Viaggia, lavora, consuma l’esistenza nel puro “concettualismo comico”
irriverente e divertente trasforma il dolore, il suo, in allegria
e in armonia con le creature delle sue pietre.
Sue opere sono presenti in numerose collezioni private in Italia.

Pura, animista, trasferisce il “suo sentire” una
<mater-pietra> madre lei, sorelle le sue mani,
figlia la sua testa sola sempre….in movimento